Disinfenzione Legionella

L'acqua potabile microbiologicamente si può definire come un sistema vivo costituito da microrganismi capaci di sopravvivere ai comuni trattamenti chimici di potabilizzazione e di prolificare anche in ambienti con scarse fonti di nutrimento.

Generalmente la presenza del batterio della Legionella avviene in concomitanza con lo sviluppo di biofilm all'interno della rete di distribuzione che in modo molto semplificato si può definire come una tasca aderente alla tubazione di materiale organico dall’aspetto gelatinoso che costituisce una vera e propria barriera di protezione dalle comuni soluzioni disinfettanti degli acquedotti.

La soluzione più semplice per l’eliminazione del batterio è lo shock termico elevando la temperatura dell’acqua calda sanitaria fino a temperature a cui il batterio non sopravvive; questo intervento in caso di forti concentrazioni di Legionella non garantisce la totale eradicazione, ma generalmente una momentanea attenuazione, poiché la normale perdita di calore lungo la rete di distribuzione non garantisce nel circuito la stessa temperatura del generatore eliminando i batteri superficiali tralasciando le colonie resistenti nei biofilm che fisiologicamente si andranno a rigenerare.

La disinfezione mediante l’adduzione di cloro nel sistema di distribuzione dell’acqua sanitaria è sicuramente la bonifica che ha avuto più successo negli ultimi anni per le capacità ossidanti di questo elemento insieme a una forte azione battericida che permette di intaccare i biofilm più resistenti.

Affinché il cloro possa attivare efficacemente la sua funzione, si richiede un adeguato "tempo di contatto" con il sistema da disinfettare di 1-2 ore dopodiché il circuito viene svuotato e quindi riempito nuovamente con acqua di reintegro ripristinando le normali condizioni operative; esistono altre modalità di disinfezione “in continuo” con l’adduzione di concentrazioni variabili di cloro modulate in proporzione alle dimensioni dell’impianto.